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Stato di coscienza turistico

"L'uomo ha tre stati di coscienza basilari, stato militare, stato civile e stato turistico."

Secondo lo scrittore Eshkol Nevo questi tre stati si alternano. Ecco la spiegazione: “ti ricordi quella condizione di quando arrivi a casa da soldato e ti togli la divisa e indossi il pigiama, e di colpo tutto il tuo corpo si rilassa, ti esce fuori tutta l’aria dal petto e tutta la rigidità abbandona le spalle e sai che almeno per le prossime quarantotto ore non devi aver paura che qualcuno – il comandante di plotone, di reggimento, la polizia militare – ti porti via la tua libertà? 

Questa è la differenza fra stato militare e stato civile.

È quando sai che nessuno di fuori può avere il sopravvento su di te. Che tu e solo tu stabilisci cosa fare. Adesso, stai bene attento. La differenza fra stato civile e stato turistico è la stessa cosa, ma dentro.
Perché anche dopo che hai smesso l’uniforme e sei definitivamente e inequivocabilmente passato allo stato civile, continui a essere soggetto ai tuoi gendarmi interiori. Il tuo carattere come tutti lo conoscono, in sostanza.

Mentre nello stato turistico, dopo un processo che non mi è ancora chiaro, ti sbarazzi di tutto quanto sopra, una cosa dopo l’altra. E la tua coscienza, almeno in teoria, rimane aperta a colpi di scena e disponibile ai cambiamenti”.

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@iviaggidilulliver

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